In questo articolo ti illustrerò le varie tipologie di olio che esistono con le loro differenze, i parametri da valutare per distinguere un olio dall’altro, perché è importante l’acidità nell’olio, e i vari profili sensoriali.
L’olio di oliva è un prodotto prezioso, apprezzato non solo per il suo sapore unico ma anche per le sue proprietà nutritive. La varietà di oli disponibili sul mercato può essere travolgente, ma capire le differenze tra i tipi di olio di oliva può aiutarti a scegliere il prodotto giusto per le tue esigenze culinarie. Esistono diverse tipologie di olio, ognuna con caratteristiche distintive che influenzano sia la qualità che l’uso. In questo articolo, esploreremo in dettaglio i vari tipi di olio di oliva, la loro classificazione, e i parametri che li distinguono.
Classificazione olio perché è importante
In questo paragrafo ti spiegherò perché è fondamentale distinguere i vari tipi di olio, perché non tutti si avvalgono della dicitura extravergine
La classificazione dell’olio di oliva è un processo fondamentale che determina la qualità e l’uso più appropriato per ogni tipo di olio. Questa classificazione si basa su una serie di parametri chimici e organolettici che aiutano a definire le caratteristiche di ciascun prodotto. Con una comprensione approfondita di questi parametri, i consumatori possono fare scelte più consapevoli e informate.
L’acidità è un parametro chiave che misura la quantità di acidi grassi liberi nell’olio di oliva. È un indicatore cruciale della qualità e della freschezza del prodotto. Oli con bassa acidità sono generalmente considerati di qualità superiore, poiché indicano che le olive sono state raccolte e lavorate in condizioni ottimali. Un’acidità elevata può suggerire processi di ossidazione o difetti nelle olive stesse, compromettendo così il sapore e la qualità dell’olio.
L’analisi organolettica dell’olio di oliva coinvolge un panel di esperti assaggiatori che valutano il sapore e l’aroma. Questo processo è essenziale per identificare le caratteristiche uniche di un olio, come il suo profilo fruttato, amaro o piccante. Gli assaggiatori cercano anche eventuali difetti organolettici organolettici che potrebbero compromettere la qualità del prodotto. L’analisi organolettica fornisce una valutazione sensoriale che, insieme ai parametri chimici, contribuisce alla classificazione complessiva dell’olio.
Parametri nel Panel Test
Importanti parametri per distinguere se un olio è extravergine, vergine o lampante in un panel test è la mediana, la quale è un indice che determina il valore dei difetti e del fruttato secondo la stima della deviazione standard secondo Stuart e Kendall. Come possiamo notare nella tabella:

Un altro fattore importante è il coefficiente di variazione robusto, che offre indicazioni su quanto sono attendibili i giudici del Panel, in quanto rappresenta quanto i numeri possono variare rispetto al valore della mediana
Oltre all’acidità, i parametri chimici dell’olio di oliva includono l’indice di perossidi e l’assorbimento di luce ultravioletta. L’indice di perossidi misura il livello di ossidazione dell’olio, un fattore critico per valutare la freschezza e la stabilità del prodotto. L’assorbimento di luce ultravioletta, invece, fornisce informazioni sulla purezza e sulla possibile adulterazione dell’olio. Questi parametri chimici giocano un ruolo essenziale nel determinare la qualità complessiva e l’integrità dell’olio di oliva.
Tipologie di Olio di Oliva
Esistono diverse tipologie di olio di oliva, ciascuna con caratteristiche e usi distintivi. Comprendere queste differenze può aiutarti a selezionare l’olio più adatto alle tue esigenze culinarie e ai tuoi gusti personali.
Olio Extra Vergine di Oliva
Caratteristiche Distintive
L’olio extra vergine di oliva è considerato il più pregiato tra gli oli di oliva. Per essere classificato come extra vergine, l’olio deve soddisfare criteri rigorosi, inclusa un’acidità non superiore allo 0,8% e un gusto privo di difetti organolettici. Questo olio è ottenuto esclusivamente tramite processi meccanici senza l’uso di sostanze chimiche, preservando così le proprietà nutrizionali e il sapore autentico delle olive.
Processi di Produzione
L’olio extra vergine di oliva è ottenuto dalla spremitura a freddo delle olive, una tecnica che aiuta a mantenere intatte le caratteristiche naturali del frutto. Questo metodo di estrazione, che non prevede l’uso di calore o prodotti chimici, garantisce che l’olio conservi il suo profilo organolettico unico. La spremitura a freddo è essenziale per ottenere un olio di alta qualità, ricco di antiossidanti e nutrienti benefici.
Usi Culinari
Grazie al suo sapore delicato e fruttato, l’olio extra vergine di oliva è ideale per condire a crudo insalate, verdure grigliate e piatti di pasta. La sua qualità superiore lo rende perfetto per essere utilizzato in piatti dove il sapore dell’olio può brillare. È anche un’ottima scelta per la preparazione di salse e marinature, aggiungendo un tocco raffinato e salutare a molte ricette.
Olio Vergine di Oliva
Differenze dall’Extra Vergine
L’olio vergine di oliva è simile all’extra vergine, ma con parametri meno stringenti. L’acidità può arrivare fino al 2%, e potrebbe presentare lievi difetti organolettici che non soddisfano gli standard dell’extra vergine. Nonostante
ciò l’olio vergine conserva molte delle qualità del suo parente più pregiato, mantenendo un buon equilibrio tra sapore e valore nutrizionale.
Metodi di Estrazione
Come l’olio extra vergine, l’olio vergine di oliva è ottenuto tramite spremitura a freddo. Questo metodo assicura che l’olio mantenga molte delle sue proprietà naturali, sebbene possa essere influenzato da vari fattori come la qualità delle olive e le condizioni di lavorazione. L’estrazione senza calore o sostanze chimiche è fondamentale per mantenere il carattere autentico dell’olio vergine.
Applicazioni in Cucina
L’olio vergine di oliva è versatile in cucina, adatto sia per cucinare che per condire. Può essere utilizzato per soffriggere e cuocere al forno, oltre che per aggiungere sapore ai piatti freddi.
Olio di Oliva
Composizione e Raffinazione
L’olio di oliva è una miscela di oli vergini e raffinati. Il processo di raffinazione elimina eventuali difetti organolettici, migliorando la stabilità e la durata dell’olio. Tuttavia, questo processo può ridurre alcune delle proprietà nutritive originali, poiché i nutrienti e gli antiossidanti possono essere persi durante la raffinazione.
Caratteristiche e Benefici
Questo tipo di olio ha un’acidità inferiore all’1%, che lo rende adatto a molteplici usi culinari. Offre una resistenza alle alte temperature, ma non c’è paragone in termini di qualità e benefici per la salute, l’olio extravergine di oliva è nettamente superiore!
Usi in Cucina
La sua versatilità e disponibilità lo rendono un ingrediente per la preparazione di prodotti da forno.
Olio di Sansa di Oliva
Produzione e Composizione
L’olio di sansa di oliva è ottenuto dalla spremitura dei residui delle olive dopo l’estrazione degli oli vergini. Questo olio viene raffinato e poi miscelato con oli vergini per migliorare il sapore e il profilo nutrizionale.
Proprietà Distintive
Sebbene l’olio di sansa possa non avere lo stesso pregio degli oli vergini, offre comunque alcune qualità benefiche. Ma, c’è un grande ma, sebbene contiene l’acido linoleico, benefico per il nostro organismo, contiene molti più grassi saturi rispetto all’olio evo, che sono cause di malattie cardiovascolari e problemi al colesterolo. In questo articolo ti spiego perché
Usi in Cucina
Viene usato per produrre prodotti da forno, come pizze, focacce e biscotti
Tabella Classificazione Olio di Oliva
Un altra classificazione degli oli di oliva è quella monovariatale, ogni oliva racconta una storia e le tradizioni di un luogo. L’ASSAM Marche insieme a Barbara Alfei, tecnico settore Olivicoltura e Capo Panel a AMAP e Pannelli Giorgio, uno dei massimi esperti di Olivicoltura, hanno analizzato alcuni tipi di olio in base: alla quantità di acido linoleico, palmitico e oleico e il numero di polifenoli. Ciò che è emerso sui polifenoli, è che tutte le tipologie presentavano un valore maggiore a 300 mg/kg, il che sta ad indicare una grande qualità delle olive italiane.
Classificazione sensoriale dell’olio extravergine di oliva h2
Parlare di olio extravergine di oliva per classificare tutti gli oli evo è sbaglaito, perché ogni olio extravergine è differente l’un dallaltro, per una serie di ragioni:
il clima e il terreno dove è coltivato
la cultivar (ovvero il tipo di oliva) etc..
si possono distinguere sei tipologie di olio in base ai profumi e sapori:
olio di livello medio di fruttato
questo tipo di olio è leggermente amaro e piccante, richiama sensazioni carciofo ed erba/foglia e sentore di mandorla fresca. Un esempio è il leccino

olio di livello medio-intenso fruttato
Sono oli amari e piccanti, con sentore di mandorla fresca e sensazioni di erba/foglia e carciofo. Un esempio è la coratina

olio di livello medio di fruttato e sensazione di frutto di bosco
questi tipi di olio danno una sensazione di frutti di bosco, sono amari e piccanti, tipico esempio è l’ogliarola salentina

olio con livello medio-intenso di fruttato
questo tipo di olio si caratterizza per un livello medio di amaro e piccante, con sentori di erba/foglia e pomodoro e sensazioni di carciofo e mandorla fresca. Un esempio è la Nocellara del Belice

livello medio -intenso di fruttato e sensazioni erbacee
questo olio ha sentori di carciofo, mandorla e pomodoro. Un esempio è la cerasuola

medio-intenso di fruttato con sentori di erba/foglia
questi tipi di olio hanno un fruttato amaro-piccante, con sentori di carciofo, mandorla e sensazioni di pomodoro. Un esempio è leccio del corno

Limite Acidità Olio Extravergine di Oliva
Un aspetto cruciale nella classificazione è il limite di acidità dell’olio extra vergine di oliva. Questo parametro è fondamentale perché l’acidità influisce notevolmente sulla qualità e sul gusto dell’olio. Comprendere l’importanza dell’acidità può aiutare i consumatori a scegliere oli di alta qualità.
Importanza della Bassa Acidità
Impatto sulla Qualità
Una bassa acidità è indicativa di un olio di alta qualità, ottenuto da olive fresche e sane, conservate in ottime condizioni. Gli oli extra vergini con bassa acidità tendono ad avere un sapore più fruttato, che è altamente apprezzato dai consumatori e dagli esperti. Inoltre, un’alta qualità dell’olio spesso si traduce in maggiori benefici per la salute, poiché conserva meglio i nutrienti naturali delle olive.
Influenza sul Gusto
L’acidità non solo influisce sulla qualità, ma ha anche un impatto diretto sul gusto dell’olio di oliva. Oli con bassa acidità offrono un profilo di sapore più fruttato esaltando le note amaro e piccanti. Al contrario, un’acidità elevata può introdurre sapori sgradevoli e mascherare le note naturali dell’olio, compromettendo l’esperienza di degustazione. Inoltre più la percentuale di acidità è alta, maggiore è il rischio che si ossidi.
Benefici per la Salute
Gli oli extra vergini di oliva con bassa acidità offrono una gamma di benefici per la salute. Questi oli sono ricchi di antiossidanti e nutrienti essenziali che possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e altre condizioni croniche. Scegliere oli con bassa acidità significa optare per un prodotto che non solo è gustoso, ma anche benefico per il benessere generale.
Conclusione
Conoscere i diversi tipi di olio di oliva e la loro classificazione può aiutarti a fare scelte più consapevoli in cucina. Ogni tipo di olio ha le sue peculiarità e vantaggi, ma tutti condividono l’unicità e la tradizione che caratterizzano l’olio di oliva. Sperimenta e scopri quale si adatta meglio alle tue esigenze culinarie e al tuo gusto personale, esplorando le infinite possibilità che l’olio di oliva offre nella tua cucina. La comprensione delle caratteristiche e dei benefici di ogni tipo di olio ti permetterà di arricchire la tua dieta con sapori autentici e salutari.
