Tignola Olivo: Trattamenti Naturali da Provare
In questo paragrafo ti parlerò di tutti i rimedi naturali e biologici che puoi usare contro la tignola dell’olivo, ti spiegherò come e quando usarli, mostrandoti vantaggi e svantaggi di ogni metodo.
La tignola dell’olivo è un parassita che può causare gravi danni alle colture di olivo. Identificare e trattare tempestivamente l’infestazione è cruciale per proteggere le piante.
Fortunatamente, esistono trattamenti naturali efficaci che possono aiutare a gestire questo problema senza ricorrere a pesticidi chimici.
Questi metodi sono efficaci per una serie di motivi:
- proteggono l’ambiente,
- mantengono in salute le piante
- proteggono le api e le coccinelle
In questo articolo, esploreremo diverse strategie naturali per combattere la tignola dell’olivo per mantenere l’oliveto sano e produttivo in modo sostenibile.
Cos’è la tignola dell’olivo e come agisce
In questo paragrafo ti darò una definizione di tignola e ti spiegherò il suo stadio di sviluppo, dal momento in cui depone le uova all’attacco dell’olivo.
La tignola dell’olivo, o anche Prays oleae, è una piccola farfalla che infesta le piante di olivo in quanto danneggia le foglie, i frutti e i fiori.
Agisce al tramonto e con temperature superiori a 13° C .
E’ temuta dagli agricoltori per i danni che provoca alle colture, in particolare la generazione carpofaga.
Il ciclo di vita della tignola comprende più generazioni all’anno, causando infestazioni ripetute. Questo porta a perdite significative nel raccolto, poiché colpisce tanto le foglie quanto i frutti.
Gestire la tignola in modo efficace è essenziale per evitare la riduzione della resa delle olive. Le infestazioni non trattate possono compromettere gravemente la qualità del prodotto finale e l’economia degli agricoltori.
Sviluppo e generazioni della Tignola
La tignola compie tre generazioni:
- sui fiori (antofaga)
- quella successiva sui frutti (carpofaga)
- la terza sulle foglie (fillofaga)
La generazione antofaga agisce in primavera, tra maggio e giugno, attacca la parte riproduttiva del fiore e la avvolge con dei fili simili a ragnatele;
Quella carpofaga colpisce le olive, provocandone la caduta attraverso dei piccoli fori dai qual fuoriescono le larve. Si sviluppa a fine maggio e inizio luglio;
Infine, la generazione fillofaga si sviluppa in autunno, è composta da larve che erodono le foglie, formando delle gallerie a forma di C.

Sintomi e danni causati dalla tignola
Un’infestazione da tignola dell’olivo si manifesta con vari sintomi visibili sulla pianta. Le foglie possono ingiallire e i frutti presentano segni evidenti di perforazione. Possono esserci altre cause che provocano l’ingiallimento delle foglie, qui spiego e cosa è dovuto e cosa fare
Altri danni includono la caduta prematura delle olive, riducendo significativamente il raccolto.
Sintomi comuni:
- Foglie danneggiate ed erose a forma di C
- Frutti perforati e cadenti
- Rese di raccolto ridotte
Riconoscere rapidamente questi sintomi è fondamentale per applicare misure di controllo efficaci. Ignorare i segni iniziali può portare a un rapido deterioramento della pianta.
Prevenzione e monitoraggio: le prime difese naturali
In questo paragrafo ti spiegherò come capire se il tuo olivo è stato attaccato da tignola e quando è opportuno agire prima che sia troppo tardi
Prevenire un’infestazione da tignola è essenziale per la salute del tuo oliveto. Rispetto alle altre, è la generazione carpofaga la più pericolosa, per questo bisogna agire prima che si sviluppi. Per questi motivi, dovrà essere fatto un monitoraggio sulla generazione precedente, quella antofaga.
L’uso di trappole a feromoni è un metodo efficace per monitorare la popolazione di tignole. Il trattamento è giustificato solo se si verificano una di queste condizioni:
- cattura di più di 100 esemplari di tignola
- se le larve presenti su 200 olive per ettaro superano le soglie del 7-15%
Queste trappole aiutano a ridurre la presenza degli insetti, intervenendo in modo tempestivo. Adottare queste misure contribuisce a limitare le opportunità di infestazione, preservando il benessere degli olivi.

Trattamenti naturali efficaci contro la tignola dell’olivo
Utilizzare trattamenti naturali è essenziale per gestire la tignola olivo senza ricorrere a sostanze chimiche dannose. Tra i rimedi naturali abbiamo:
- Il Bacillus Thuringiensis
- Piretro Naturale
- Macinato di aglio e peperoncino
Bacillus Thuringiensis
E’ un batterio tossico che agisce contro le larve della generazione fillofaga e antofaga.
Si presenta come una polvere granulosa e va miscelato con acqua acidificata, ovvero prima del trattamento aggiungeremo all’acqua dell’aceto di vino bianco per renderla più acida.
Quali sono i vantaggi di questo rimedio?
- agisce per ingestione e non per contatto
- è naturale e biologico
- è selettivo, non nuoce gli insetti impollinatori
- agisce entro le 72 ore
Lo svantaggio di questo prodotto è che riduce la sua efficacia d’azione in caso di pioggia perché questa elimina il batterio. Quindi se dovesse piovere ad esempio il giorno dopo dal trattamento, questo andrà rifatto.
Un altra precauzione da seguire durante il trattamento, è di farlo nelle ore serali nelle quali le larve di tignola sono più attive
Come fare il trattamento
Per quanto concerne le modalità di trattamento, prima di tutto va acidificata l’acqua aggiungendo aceto di vino bianco per modificare il Ph.
Se consideriamo 5 litri di acqua da aggiungere per il trattamento, sono necessari 5 ml di aceto da misurare con una siringa. Successivamente aggiungere il bacillus e mescolare bene evitando residui sul fondo. A questo punto bisognerà inserire l’intera soluzione nella pompa a mano ed eseguire il trattamento.
Per quanto concerne le dosi sono di 60-80 g/hl su 100 litri d’acqua, in ogni caso è sempre bene verificare l’etichetta del prodotto.
Piretro naturale
Il piretro ha in comune con il Bacillus il periodo di somministrazione, ovvero la sera, e la modalità di somministrazione, che prevede l’uso di acqua acidificata. Tuttavia, a differenza del Bacillus, non è un prodotto selettivo, ma al contrario agisce, anche su insetti utili come le coccinelle e le api, perché agisce per contatto. Questo rappresenta un punto a sfavore. Un altro punto a sfavore è che si degrada facilmente al sole.
Tra i vantaggi che presenta abbiamo un breve periodo di carenza. Quest’ultimo non è altro che il periodo di tempo che deve intercorrere tra il trattamento e la raccolta del prodotto, che è molto breve. Un altro vantaggio è che non è tossico sugli animali a sangue caldo
Per quanto concerne le modalità di somministrazione, si acidifica l’acqua con aceto di vino, poi si aggiunge il piretro e l’intera soluzione andrà spruzzata sulle piante. Essendo un prodotto nocivo per le api bisogna evitare di usarlo durante la fioritura
Aglio e Peperoncino
Il macinato di aglio e peperoncino è senza dubbio la soluzione più naturale ma al contempo stesso anche la più costosa, quindi è consigliata per chi dispone di pochi alberi. Per quanto concerne il trattamento servono:
- 6 peperoncini piccanti
- 1 aglio
- 1 litro di acqua
Successivamente si frulla tutto, si fa bollire in pentola il preparato e si mette su uno spruzzino da spargere sugli alberi
Pratiche agronomiche e gestione integrata
Per proteggere gli olivi dalla tignola, è fondamentale adottare pratiche agronomiche corrette. La potatura regolare migliora la circolazione dell’aria, riducendo il rischio di infestazione. Un terreno ben drenato e fertile contribuisce a mantenere le piante in salute.
Incorpora diverse tecniche per una gestione efficace:
- Rotazione delle colture
- Uso di barriere fisiche come reti
- Applicazione di compost e fertilizzanti organici
Queste strategie non solo prevengono l’accumulo di parassiti ma migliorano anche la resilienza dell’oliveto.
Conclusioni e consigli finali
La gestione della tignola dell’olivo tramite metodi naturali è non solo possibile, ma sostenibile. Integrare la prevenzione con trattamenti naturali assicura la salute degli olivi.
Mantenere un monitoraggio continuo e seguire pratiche agronomiche migliora l’efficacia dei trattamenti. Gli agricoltori beneficiano di un ecosistema più bilanciato e produttivo.
