Differenze tra Olio Filtrato e Non Filtrato: Guida Completa

L’olio d’oliva è un ingrediente essenziale in molte cucine. Tuttavia, scegliere tra olio filtrato e non filtrato può essere complicato. Entrambi i tipi offrono caratteristiche uniche che influenzano sapore, consistenza e benefici nutrizionali.
L’olio filtrato è noto per la sua limpidezza e stabilità. Al contrario, l’olio non filtrato, spesso chiamato “olio grezzo”, è torbido e ricco di particelle naturali. Questa differenza visiva è solo l’inizio.
Molti si chiedono se l’ olio oliva non filtrato faccia male o se sia migliore. La risposta dipende dalle preferenze personali e dall’uso previsto. Comprendere le differenze tra olio filtrato e non filtrato è fondamentale per fare una scelta informata.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche di entrambi i tipi di olio. Scopriremo quale potrebbe essere il migliore per le tue esigenze culinarie e di salute.

Cosa significa olio filtrato e non filtrato?

In questo paragrafo  ti illustrerò la differenza tra olio filtrato e non filtrato, capiremo le caratteristiche, le diverse modalità di produzione e le proprietà. L’olio filtrato viene trattato per rimuovere impurità e sedimenti. Questo processo rende l’olio chiaro e brillante, adatto a chi cerca un aspetto esteticamente gradevole. Inoltre, la filtrazione può prolungare la durata di conservazione dell’olio.

D’altro canto, l’olio non filtrato mantiene le particelle naturali delle olive. Questo gli conferisce una consistenza opaca e una maggiore ricchezza di sapore. L’assenza di filtraggio consente a nutrienti e antiossidanti di rimanere intatti.

Ecco una breve sintesi delle caratteristiche:

  • Olio Filtrato: limpido, stabile, più duraturo.
  • Olio Non Filtrato: torbido, ricco di sapore, potenzialmente più nutriente.

Queste differenze influenzano non solo l’aspetto ma anche l’uso culinario dell’olio.

filtraggio di olio di oliva
filtraggio di olio di oliva

Come si produce: il processo di filtrazione e non filtrazione

La produzione dell’olio filtrato implica una serie di passaggi cruciali, se vuoi scoprire come avviene l’intero passaggio ho scritto qui un articolo. Dopo l’estrazione, l’olio d’oliva viene passato attraverso filtri, solitamente di carta o cotone. Questo passaggio serve a eliminare residui solidi e ne aumenta la limpidezza.

Per l’ olio d oliva non filtrato,  il processo è diverso. L’olio viene semplicemente lasciato decantare, permettendo ai sedimenti di depositarsi naturalmente. Questi sedimenti contribuiscono a una consistenza più ricca e un gusto autentico.

Ecco una sintesi dei processi di produzione:

  • Filtrazione: Rimozione di impurità con filtri speciali.
  • Decantazione: Lasciar depositare naturalmente i sedimenti.
  • Stoccaggio: Entrambi vengono conservati in condizioni controllate.

Ogni metodo di produzione impatta sulla qualità e sulle caratteristiche organolettiche finali dell’olio.

Aspetto, colore e consistenza: come riconoscere le differenze

L’olio filtrato si distingue per la sua limpidezza e colore uniforme. È trasparente e di solito presenta toni dorati o verdi chiari, a seconda della maturazione delle olive utilizzate. Questa chiarezza visiva indica l’assenza di particelle sospese, risultanti dal processo di filtrazione.

D’altra parte, l’olio non filtrato appare più torbido e denso. Il colore può variare dal verde intenso al giallo opaco, influenzato dai sedimenti naturali che rimangono nell’olio. Questo aspetto rustico è spesso considerato indicativo della sua autenticità e freschezza.

Caratteristiche principali da notare:

  • Olio filtrato: Trasparente, colore chiaro, nessun sedimento visibile.
  • Olio non filtrato: Torbido, colore variabile, presenza di sedimenti.

Sapore e aroma: cosa cambia tra olio filtrato e non filtrato

L’olio non filtrato offre un profilo aromatico e gustativo più ricco e complesso. La presenza di micro-particelle contribuisce a un sapore intenso, spesso descritto come fruttato e piccante. Gli appassionati di olio lo preferiscono per il suo carattere distintivo e la capacità di esaltare i piatti con un tocco robusto.

Al contrario, l’olio filtrato tende ad avere un sapore più morbido e uniforme. Il processo di filtrazione elimina le particelle che potrebbero causare variazioni nel sapore, risultando in un gusto più delicato e raffinato. Questo lo rende ideale per usi culinari dove si desidera un olio meno dominante.

Punti chiave da considerare:

  • Olio non filtrato: Intenso, fruttato, complesso.
  • Olio filtrato: Delicato, uniforme, morbido.

Vantaggi e svantaggi dell’olio non filtrato

L’olio non filtrato è noto per il suo contenuto elevato di polifenoli e antiossidanti. Questi elementi nutritivi favoriscono il benessere generale, contrastando i radicali liberi. Inoltre, il sapore ricco e corposo dell’olio non filtrato arricchisce qualsiasi piatto con una profondità unica.

Tuttavia, ci sono alcuni svantaggi da considerare. L’olio non filtrato ha una durata di conservazione ridotta rispetto all’olio filtrato. Questo è dovuto alla presenza di particelle sospese che possono accelerare il processo di ossidazione. È essenziale consumarlo velocemente dopo l’acquisto per evitare il deterioramento.

Ecco una sintesi dei pro e dei contro:

  • Vantaggi
    • Alti livelli di antiossidanti
    • Sapore robusto e complesso
  • Svantaggi
    • Minore durata di conservazione
    • Necessità di rapida consumazione

Olio non filtrato fa male? Sicurezza e miti da sfatare

Molti si chiedono se l’olio non filtrato possa fare male alla salute. In realtà, non ci sono evidenze concrete che l’olio non filtrato sia pericoloso. L’importante è scegliere un prodotto di qualità, certificato e conservato correttamente.

Un mito comune è che l’olio non filtrato possa irritare lo stomaco a causa delle particelle residue. Tuttavia, queste particelle sono generalmente innocue e contribuiscono al valore nutrizionale del prodotto. Uno studio condotto dal Professor Riccardo Gucci nel 2012 rivela che l’olio non filtrato contiene 5-10% in più di sostanze fenoliche rispetto all’olio filtrato. Ma come mai? Le olive contengono una percentuale di polifenoli  liposolubili che durante l’estrazione si sciolgono nel grasso  e vanno nell’olio, rendendo quell’olio non filtrato di fatto più ricco di polifenoli, a differenza di un olio filtrato, dove questi polifenoli vengono eliminati durante la filtrazione.

Ecco alcuni miti da sfatare:

  • Mito: L’olio non filtrato è dannoso per lo stomaco
  • Realtà: Le particelle sono solitamente innocue
  • Mito: Tutti gli oli non filtrati sono di scarsa qualità
  • Realtà: La qualità dipende dal produttore e dalla conservazione

Olio filtrato: benefici, durata e usi consigliati

L’olio filtrato offre diversi vantaggi rispetto al non filtrato. Uno dei principali è la maggiore durata di conservazione. Essendo privo di particelle sospese, è meno soggetto a rancidità e mantiene le sue proprietà più a lungo. Questo lo rende una scelta pratica per l’uso quotidiano.

In cucina, l’olio filtrato è ideale per cotture a temperature elevate. Mantiene il suo sapore anche durante la frittura, senza alterare i gusti dei piatti. La sua consistenza limpida lo rende perfetto per condire insalate senza opacizzare il risultato finale grazie al suo color oro.

Benefici dell’olio filtrato:

  • Maggiore durata di conservazione
  • Ideale per cotture a temperature elevate
  • Sapore delicato e stabile

Olio extravergine filtrato o non filtrato: quale scegliere in cucina?

Quando si tratta di cucinare, scegliere tra olio extravergine filtrato e non filtrato dipende dall’uso specifico. L’olio extravergine non filtrato è spesso apprezzato per la sua intensità e complessità aromatica. È ideale per condire a crudo, esaltando i sapori di piatti come piatti corposi come zuppe, carne rossa, bruschette.

D’altra parte, l’olio filtrato offre un profilo di sapore più delicato. Si adatta bene a piatti cotti e fritti ma anche insalate, dove la purezza visiva e un gusto più sottile sono preferibili. La scelta dipende quindi dal tipo di piatto e dalle preferenze gustative.

Considerazioni per la scelta:

  • Uso a crudo: Prediligi il non filtrato
  • Cottura: Meglio il filtrato
  • Intensità del sapore: Il non filtrato è più ricco

Consigli per l’acquisto e la conservazione

Acquistare olio di qualità richiede attenzione a dettagli come l’origine e la data di produzione. Conservare l’olio correttamente assicura che mantenga il suo sapore e le sue proprietà nutrizionali. Segui questi consigli per garantire la massima freschezza:

  • Controlla l’etichetta: Verifica l’origine e la certificazione.
  • Conserva al buio: Usa bottiglie opache e lontano da fonti di calore.
  • Evita la luce diretta: Proteggi l’olio dalla luce per evitare il deterioramento.
  • Tempistica: Rispetta il termine minimo di conservazione indicato in etichetta

E se ci fosse una terza via?

Abbiamo appena visto i vantaggi e svantaggi tra olio filtrato e olio non filtrato, ma esiste una soluzione che incorpora i vantaggi di entrambi? l’olio non filtrato ha il vantaggio di avere i polifenoli ma rischia di ossidarsi nel tempo, invece quello filtrato si conserva meglio nel tempo ma non ha polifenoli, quindi che fare? Si può acquistare un olio non filtrato e dopo tre settimane-un mese dall’acquisto in frantoio travasare il contenitore in un altro. Ti basterà avere due damigiane, uno con l’olio l’altra dove andrà travasato, un colino e carta stagnola per avvolgere la damigiana ed evitare che sia esposta a luce. Importante quando si travasa l’olio è non mescolare l’olio per evitare che la morchia dell’olio che si trovi in fondo si trasferisca nella nuova damigiana.

Un altro travaso andrà fatto prima dell’estate per impedire il deposito sul fondo. 

Quale sistema di filtrazione preferire?

I sistemi di filtrazione che usano filtri di cellulosa ad elevata porosità sono migliori rispetto a filtri con cellulosa molto compatta in quanto consentono di perdere meno antiossidanti rispetto ai secondi

Conclusione: olio filtrato o non filtrato, qual è il migliore?

Scegliere tra olio filtrato e non filtrato dipende dalle preferenze individuali e dagli usi culinari. L’olio non filtrato offre sapori intensi e vantaggi nutrizionali, ma ha una durata di conservazione più breve.

D’altro canto, l’olio filtrato è più stabile nel tempo e versatile in cucina. In definitiva, il “migliore” è quello che si adatta meglio alle tue esigenze e gusti personali.

Carrello
Torna in alto